Le indicazioni nazionali per fare musica a scuola

Le linee guida del Miur per insegnare musica a scuola

Ciao collega!👋
In questo articolo voglio fornirti un supporto di base per cominciare a pianificare, ma soprattutto realizzare, il tuo progetto per fare musica a scuola seguendo le indicazione nazionali del MIUR.

Per poter fare musica a scuola con i bambini è importante infatti conoscere le direttive del Miur, ma ancora più essenziale è disporre di attività concrete, strutturate in un percorso articolato attraverso l’intero anno scolastico.

Nella mia Guida Didattica Gratuita troverai tutto questo!

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Premessa: cosa sono le Indicazioni Nazionali?

Per ogni viaggio che dobbiamo pianificare c’è bisogno di un punto di partenza e di un punto di arrivo. La stessa cosa vale per la corretta programmazione di un’attività di musica a scuola.

Il punto di partenza siete tu e i tuoi bambini, con le vostre capacità, le vostre paure e la vostra voglia di mettervi in gioco. Il punto di arrivo dovete deciderlo insieme, tenendo presente alcune coordinate di base.

Nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione del 2012 il MIUR ha delineato le linee guida della didattica scolastica, individuando i traguardi per lo sviluppo delle competenze ai quali ogni alunno, al termine della scuola dell’infanzia della scuola primaria, dovrebbe giungere.

Questo, tradotto in pratica, significa che noi insegnanti abbiamo il dovere di predisporre percorsi di apprendimento che consentano ad ogni bambino di poter raggiungere le competenze previste.

Nessun percorso didattico dovrebbe dunque prescindere da quelle indicazioni, per poter  essere coerente con le promesse fatte agli studenti.

Per ogni materia o campo di esperienza (nella scuola dell’infanzia) vengono individuati i traguardi finali e anche per la musica vale la stessa cosa.

Dunque prima di progettare il tuo intervento didattico è opportuno conoscere a quali obiettivi di apprendimento dovrai far giungere i tuoi piccoli musicisti.

Vediamo dunque cosa dicono queste indicazioni nazionali e come metterle in pratica:

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola d’infanzia

Gli obiettivi a questa età riguardano le IMMAGINI, I SUONI E I COLORI.

  • Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente.
  • Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.
  • Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte.
  • Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.
  • Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali.
  • Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

In questa fascia di età, invece, si parla proprio di MUSICA.

  • L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte.
  • Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.
  • Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica.
  • Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali.
  • Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti.
  • Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale.
  • Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere

Alla fine del ciclo della scuola primaria ci sono delle competenze che i ragazzi devono raggiungere, vediamo quali sono secondo le linee guida nazionali.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria

  • Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole, ampliando con gradualità le proprie capacità di invenzione e improvvisazione.
  • Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche polifonici, curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione.
  • Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in relazione al riconoscimento di culture, di tempi e luoghi diversi.
  • Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale all’interno di brani di vario genere e provenienza.
  • Rappresentare gli elementi basilari di brani musicali e di eventi sonori attraverso sistemi simbolici convenzionali e non convenzionali.
  • Riconoscere gli usi, le funzioni e i contesti della musica e dei suoni nella realtà multimediale (cinema, televisione, computer). 

Come ti renderai conto da te, non sempre è semplice tradurre in pratica queste indicazioni del MIUR. Il linguaggio utilizzato può essere poco chiaro per chi non ha competenze musicali, e comunque non vengono indicati i contenuti specifici da affrontare in classe.


Cosa fare nella pratica?

Di fatto queste indicazioni ci danno solo un profilo generico del punto di arrivo al quale tendere.

Ma come arrivarci? In quanto tempo e con quali tappe? Per conseguirli, ovviamente, serviranno attività pronte e ben strutturate.

Nella mia Guida Didattica per la musica a scuola ti fornisco tutte queste indicazioni, ma soprattutto un Progetto Pronto con tutti questi obiettivi declinati in funzione di attività specifiche, tratte dal libro Suoni e Silenzi, il besteseller italiano della didattica musicale per bambini!

Una volta presentato il progetto, infatti, dovrai realizzarlo con attività pronte all’uso, e nei miei libri ne trovi tantissime, facili da realizzare anche per chi non possiede nessuna competenza musicale!

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Musica e Metodo Montessori

Perché il progetto di educazione musicale del Maestro Libero si sposa con un approccio educativo montessoriano?

Ciao collega!
Qual è il rapporto tra musica e Metodo Montessori, e come si possono realizzare attività musicali facili con le attività che io propongo anche in un contesto montessoriano?

Per rispondere a questa domanda ho interpellato Ester, educatrice e formatrice Montessori, coordinatrice della Casa dei Bambini “Pratichiamo il futuro” di Cinto Caomaggiore (VE), che ci racconta in questo articolo le forti analogie che ha riscontrato tra il Metodo Montessori ed il Metodo Suoni e Silenzi® che io ho creato e divulgato.

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Mi presento: sono Ester Amore, ho 35 anni e abito e lavoro in provincia di Venezia. Sono educatrice e formatrice Montessori da 6 anni. L’incontro con la Montessori è stato amore a prima vista e il motore di tutto questo progetto è stato mio figlio Leonardo: per lui desideravo una scuola dell’infanzia fatta di rispetto, libertà, libero pensiero, stimoli ricchi e rispettosi della crescita armonica del bambino. Non immaginavo che un giorno sarei arrivata a creare una Casa dei Bambini. Qui voglio raccontarvi la mia esperienza con la musica e con il progetto del Maestro Libero.

Quando ho deciso di prendermi cura del percorso musicale nella mia Casa dei Bambini ho inizialmente utilizzato gli strumenti che ci avevano fornito al corso di specializzazione Montessori: esercizi sul filo con diversi ritmi, canzoni e  danze. Ma avrei desiderato avere un percorso più ricco e dettagliato e così ho iniziato a cercare in internet nuove danze, nuove canzoni, nuovi stimoli fino ad essere arrivata al Maestro Libero.

Il suo approccio mi è subito piaciuto perché facilmente integrabile con i principi montessoriani e gli strumenti che erano già in mio possesso.

Inoltre il percorso che propone la Montessori richiede una grande competenza musicale da parte della maestra. Il successo massimo lo si potrebbe ottenere con un pianoforte in classe e la possibilità di variare i ritmi e i temi grazie a conoscenze musicali avanzate. 

Il percorso proposto dal Maestro Libero funziona con tutti: il Metodo Suoni e Silenzi® si presta ad essere utilizzato con altrettanto successo sia da musicisti professionisti che da semplici insegnanti privi di qualsiasi competenza musicale.

Il binomio “Facile e Divertente” che il Maestro Libero ripete costantemente si è assolutamente realizzato nell’esperienza pratica delle nostre lezioni.

La prima domanda che ci si potrebbe porre nel mondo montessoriano è: come fai a lasciare la libera scelta se prevedi delle ore specifiche di musica nelle quali bisogna seguire programmi, comandi e attività specifiche? La Montessori stessa si era già posta il quesito trovando risposta nello stupore e  nel piacere dei bambini che vivono queste attività e che se all’inizio “saltano in modo disordinato e sfrenato, a poco a poco, per il piacere di fare bene, salteranno sempre di meno e si conformeranno sempre di più ai ritmi e ai movimenti coordinati previsti dalla musica e dal ballo”. 

Ho potuto constatare che le attività e le storie proposte dal Maestro Libero rispondono al principio dello stupore e del piacere tanto che spesso, durante l’anno, alcuni bambini mi portano i loro “spartiti” con disegnati pallini e crocette chiedendo di suonarli insieme, fuori dalle ore di musica stabilite. O nel momento di gioco libero mi chiedono di mettere la tal canzone. O i genitori mi chiedono di mandargli il titolo del brano perché il bambino a casa vuole mostrare e suonare per loro.

Altro tassello importante che riguarda l’esperienza musicale nella Casa dei bambini è lo sviluppo del ritmo: la musica ha una forte connessione con il movimento controllato attraverso il rispetto del ritmo. Per apprendere il ritmo, i bambini utilizzano il loro corpo, sperimentando diversi ritmi di andatura e solo più in là con l’età si arriverà a comprendere cos’è la battuta e a conoscere la durata delle note. 

Ma attraverso il Metodo del Maestro Libero i bambini possono già approcciarsi a questi concetti in modo concreto. Potremmo azzardare a dire che il sistema dei pallini è una astrazione materializzata del concetto di durata e ritmo, ossia la possibilità di rendere concreto un concetto troppo astratto per essere compreso da bambini piccoli. 

E tutto questo con un percorso graduale che parte da due estremi (il PA e il silenzio al quale corrisponde un battito di mani e lo stare fermi) per aggiungere suoni lunghi (POO) e suoni sempre più brevi (TITTI e TEKETEKE) al quale si associano movimenti sempre più complessi che non sono così scontati per bambini di 3-6 anni.

Per quanto riguarda invece le riproduzioni musicali tutto il repertorio del Maestro Libero che coniuga la musica classica con la riproduzione ritmica risponde all’altro aspetto fondamentale del percorso musicale all’interno della Casa dei bambini. Infatti i bambini,  ascoltando brani melodici, possono sviluppare un sentimento musicale. Si comincia da melodie semplici che potranno essere riprese più volte e ripetute per permettergli di imprimerle bene nella memoria e attraverso gli esercizi insegnati dal Maestro Libero possono utilizzare i ritmi per aiutarli piacevolmente a ricordarle. 

Inoltre si da loro la possibilità di utilizzare strumenti musicali semplici che però portano loro a fare un lavoro coordinato, cooperativo con risultati apprezzati da tutti, e in primis da loro stessi. Si ha la possibilità di spiegare loro il senso dell’orchestra, il lavoro coordinato dei diversi strumentisti, la funzione del direttore ed è un piacere vedere la loro concentrazione e il desiderio di riuscire bene nel compito.

Concludo quindi sottolineando come le lezioni del Maestro Libero diventano una palestra meravigliosa per l’autodisciplina attraverso l’esperienza musicale, creando stupore e piacere e una certa rilassatezza nell’insegnante che ricopre tale ruolo.


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Musica e italiano a scuola primaria

Insegnare l’italiano ai bambini con le attività musicali

Ciao collega,
se devi insegnare italiano ai tuoi bambini e vuoi farlo in modo facile e divertente, eccoti qualche suggerimento per aggiungere la musica e le canzoni alle tue lezioni in classe!

La lingua infatti, qualsiasi essa sia, si apprende meglio attraverso l’ascolto, e le canzoni che ti propongo sono un ottimo modo per lavorare sui testi, sul ritmo, sulle sillabe e su tutte le altre competenze che costruiscono la conoscenza dell’italiano.

Iniziamo subito!

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Musica e italiano con la canzone delle vocali

La prima canzone che ti propongo è una mia creazione, intitolata “La canzone delle vocali”. Conosciamo tutte e cinque le vocali attraverso la musica:

Se vuoi approfondire questo brano puoi consultare l’articolo dedicato

Leggi: La canzone delle vocali

Trasformiamo le vocali in sillabe

Con la stessa canzone puoi introdurre anche le sillabe, semplicemente anteponendo la consonante alle cinque vocali, come facciamo io e mio figlio in questo breve video:


La canzone degli errori di grammatica

Sempre in tema di grammatica italiana ho creato un’altra canzone, tratta da una filastrocca di Gianni Rodari: la canzone degli errori! Cantiamola insieme.

Guarda il video

Anche su questa canzone ho fatto un intero articolo dedicato, che puoi consultare gratis

Leggi: La canzone degli errori


La divisione in sillabe con il Metodo Suoni e Silenzi®

Quelle che ti ho proposto fin qui sono delle canzoni, semplici, per  assimilare alcuni concetti importanti della grammatica italiana.

Ma con il Metodo Suoni e Silenzi®, il mio metodo didattico per insegnare  la musica ai bambini, possiamo fare molto di più! Il ritmo associato alle sillabe è un metodo efficacissimo per apprendere sia la lingua che la musica.

In questo video puoi vedere brevemente come funziona il mio metodo:

Come vedi si tratta di pochi semplici simboli che, accoppiati a fonemi, permettono di costruire dei ritmi. Ogni sillaba che pronunciamo equivale ad un suono prodotto con le mani o con gli strumenti, dunque i bambini che utilizzano le mie attività comprendono molto bene il potenziale ritmico delle sillabe. 

Da qui, passare a suonare le parole è veramente un gioco: basta suddividere in sillabe le nostre paroline ed associare un battito di mani, o di cosce, o di qualsiasi altra cosa, ad ogni sillaba.

Guarda questo video per capire meglio:

Come svolgere questa attività?

Eccoti un breve riepilogo di ciò che abbiamo fatto in classe, affinché tu possa ripeterlo:

  1. Approfondire il Metodo Suoni e Silenzi®
  2. Esercitarci con il ritmo dei pallini
  3. Creare le carte delle sillabe
  4. Mescolare sillabe e pallini

Il primo passo è quello di approfondire il Metodo Suoni e Silenzi® attraverso l’omonimo libro Suoni e Silenzi – il solfeggio più facile del mondo; in tal modo i bambini acquisiranno un’ottima competenza con il ritmo e la lettura dei pallini che utilizzo per raffigurare i suoni.

Nel libro, nei miei video e qui sul mio sito trovi tantissime altre attività per esercitarsi con il ritmo dei pallini, in modo da rafforzare queste competenze.

A questo punto, dopo che i bimbi si sono abituati a leggere i simboli e suonare i ritmi, abbiamo creato delle carte con le varie sillabe, in modo tale che si potessero combinare tra loro per formare delle parole:RA-PE, PE-RA, CA-NE, NE-RA, SA-LE, SA-RA, e via dicendo.

Sotto ogni sillaba ho disegnato un pallino, per ricordar loro che una sillaba equivale a un battito, e ci siamo esercitati a suonare le sillabe con il battito di mani.

L’ultimo passaggio è stato quello di mescolare carte delle sillabe con carte dei pallini, per costruire delle frasi ritmiche miste: PE RA TITTI PA; RA PE TITTI PA etc…

I bambini si sono divertiti da morire!

Suonare le sillabe dei nomi

Lo stesso tipo di attività si può svolgere utilizzando le sillabe dei vostri nomi: ogni bambino pronuncia il proprio nome scandendo ogni sillaba e battendo le mani in corrispondenza di ciascuna, dopodiché prosegue con un ritmo inventato con i pallini del mio metodo: MA-RIO-TITTI-PA, SA-RA-TEKETEKE-PA.

Provateci sarà divertente!


Creare testi rap con il Metodo Suoni e Silenzi®

L’ultima attività che ti consiglio per rafforzare la competenza linguistica è la composizione del rap: questo genere musicale è amatissimo dai bambini, e giocare con i testi li divertirà molto. La tua classe si trasformerà in un vero e proprio laboratorio di scrittura musicale, ed il tutto anche senza conoscere le note!

Su questo tipo di attività ho scritto un articolo dedicato, che ti invito pertanto a leggere:

Leggi: Fare rap con il Metodo Suoni e Silenzi®

Mi pare di averti dato tanti spunti, spero ti siano utili a rendere le tue lezioni divertenti, sia per te che per i tuoi bambini.

Se hai voglia di scoprire ancora come fare musica in modo facile e divertente qui sul mio sito troverai tantissimi suggerimenti. Iscriviti alla newsletter  per non perdere il prossimo articolo!


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Come utilizzare le basi musicali in classe

Breve guida per connettere il tuo dispositivo all’impianto audio

Ciao collega,
vuoi imparare ad utilizzare le basi musicali in classe e a scuola, con ogni tipo di dispositivo, senza alcun problema? In questo articolo ti spiego tutto ciò che serve sapere per collegare il telefono, il tablet o il computer ad ogni tipo di altoparlante o impianto audio, buona lettura!

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Come ottenere le basi musicali?

In un altro articolo qui sul mio sito ho trattato l’argomento, spiegandovi come fare ad ottenere le basi musicali dei miei libri o come scaricare le musiche dai Cd che hai già in casa per utilizzarle con il telefono, il tablet o la Lim.

Leggi: Tutte le mie basi musicali

Sei un impiastro con la tecnologia?

Gli argomenti da trattare sarebbero tantissimi, e non basta di certo un articolo. Se ti interessa sapere veramente tutto ho preparato un videocorso intero dal titolo Tecnologia & Didattica, che puoi  acquistare dal mio sito.

Collegare le basi ad un altoparlante

Bene, abbiamo le nostre basi sul telefono, sul tablet o sul pc; ora come dobbiamo fare per sentirle? Manca ancora un elemento della catena: l’altoparlante!

Che sia una piccola cassa bluetooth o un impianto stereo da teatro, le regole sono sempre le stesse, e sono veramente poche.

Prima di tutto capiamo come funzionano i cavi ed i loro connettori.

Cavi e connettori

Tutti i cavi audio sono dotati di connettori di vari tipi, pensati per diversi usi.
Il connettore mini-jack da 3,5mm è lo standard per i telefoni, i tablet ed i computer:

Il cavo che dovrai usare per collegarti al tuo altoparlante dovrà sicuramente avere ad uno dei due capi un connettore mini-jack, per connettersi al telefono/tablet/pc. Ciò che ci sarà dall’altro capo del cavo dipenderà dall’altoparlante nel quale dovrai entrare.

Il connettore jack invece è un po’ più grande, misura 6,3mm e si utilizza per collegare strumenti musicali e microfoni. Potresti usarlo per collegarti ad un mixer, ma te lo spiegherò più avanti.

Il connettore XLR è pensato appositamente per i microfoni, dunque non dovresti mai utilizzarlo per i tuoi dispositivi digitali:

Potresti doverlo usare per collegare il mixer alle tue casse, ma in tal caso si presume che tu sappia già cosa fare dunque non credo ti serva questo articolo.

Il connettore RCA invece è una tipologia molto diffusa, e probabilmente la più versatile per connettere i tuoi dispositivi audio.

Alla fine di questo articolo ti darò anche alcuni consigli per gli acquisti, non temere!

Dispositivi audio

I connettori che abbiamo servono per entrare in diversi dispositivi audio, ecco i supporti che più comunemente si presentano in classe, in teatro o in aula magna:

  • Mixer audio
  • Casse attive
  • Altoparlante combo
  • Altoparlante compatto

Il Mixer audio serve a gestire vari ingressi (microfoni + strumenti + basi) quindi per un saggio di fine anno probabilmente è la scelta migliore.

Da solo non basta a riprodurre la musica, dovrai connetterlo a delle casse attive che dovranno necessariamente essere due, poiché quasi tutte le basi che avrai saranno stereo. Le casse solitamente si montano su delle aste, o piantane:

La cassa combo è praticamente una cassa attiva con mixer integrato, anche se minimale:

Potrai collegare il telefono per le basi e contemporaneamente un microfono per la voce, e per situazioni alla buona andrà più che bene.

Spesso si trovano anche delle casse combo con alcuni accorgimenti pensati apposta per la didattica: le ruote per trasportarla, la batteria per usarla anche senza rete elettrica ed un microfono senza fili.

L’altoparlante compatto infine è una scelta semplice ed economica, che può andare bene con piccoli gruppi di bambini:

Io sinceramente non te lo consiglio a scuola perché bastano dieci marmocchi che battono gli strumenti all’impazzata per rendere inudibile la base musicale. Meglio un piccolo combo allora.

Come collegarli? Situazioni più comuni

Adesso che abbiamo capito che dispositivi abbiamo e di che cavi potremmo aver bisogno vediamo alcune situazioni tipiche del nostro lavoro.

Partendo dal nostro telefono, tablet o pc sicuramente avremo bisogno di un mini-jack, ma quello che ci servirà all’altro estremo del cavo dipenderà dal dispositivo nel quale dovremo entrare.

Se utilizzi un piccolo altoparlante bluetooth ovviamente ti verrà voglia di utilizzare il bluetooth per connetterti. E’ una scelta che non ti consiglio, perché il cavo sarà sempre più affidabile. Solitamente questi altoparlanti hanno un ingresso mini-jack.

Se invece entri in una cassa combo devi verificare gli ingressi disponibili. Solitamente c’è sempre l’ingresso RCA, sebbene nelle più piccole potresti avere solo un ingresso mini-jack dedicato ai dispositivi digitali.

Ingresso RCA

Non entrare mai negli ingressi per microfono o strumenti, anche se hai i cavi adatti, perché sono canali MONO mentre il segnale del tuo telefono/tablet sarà STEREO.

Anche per collegarti al mixer puoi usare un cavo RCA, ma anche un cavo JACK STEREO con doppio connettore.

Attenzione perché gli ingressi non sono tutti uguali:

  1. Gli ingressi con XLR e JACK sono pensati per strumenti mono (come microfoni e chitarre)
  2. Gli ingressi “line in” sono pensati per strumenti elettronici (tastiere) e vanno benissimo anche per telefoni o tablet, con il cavo adatto (un doppio jack a Y)
  3. Gli ingressi RCA possono essere IN e OUT: devi collegarti a IN per sentire la tua musica, altrimenti non sentirai un bel niente!

Consigli per gli acquisti

Come ti avevo detto, ti lascio qualche dritta: con il giusto set di cavi e connettori nella tua borsa puoi risolvere tutte le situazioni che ti si presentano.

Ti basterà avere sempre con te:

  • un cavo con connettori mini-jack  da entrambi i capi
  • due adattatori per trasformare il mini-jack in jack grande
  • un cavo con mini-jack da un capo e RCA dall’altro

Tutte le situazioni più comuni che ti ho descritto sopra si possono affrontare con questi pochi accessori, che per meno di €15 puoi mettere nella tua borsa.

Eccoti alcuni link pronti:

  • cavo minijack da 3 metri (link)
  • coppia di adattatori jack (link)
  • cavo mini-jack/RCA da 5 metri (link)

Se poi devi anche procurarti una cassa combo, eccoti altri link

  • mini-combo bluetooth (link)
  • combo con ruote e microfoni (link)

Hai ancora dubbi?

Se non hai la certezza di fare la scelta giusta fotografa gli ingressi della tua cassa o del tuo mixer, recati in un negozio di strumenti musicali o HIFI e spiega il tuo problema!

Io ti saluto augurandoti come sempre buona giornata…e buon divertimento con la musica!


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Suonare brani complessi in partitura

Come leggere le partiture in modo facile con il Metodo Suoni e Silenzi®

Ciao collega,
vuoi suonare con i tuoi bambini brani musicali complessi, di musica classica o di altro genere con il Metodo Suoni e Silenzi®?

Oggi ti spiego in breve come utilizzare le partiture a pallini che trovi nei miei libri, sul mio sito o che potresti aver scritto da te. Arrangiare un brano musicale con il Metodo Suoni e Silenzi® è estremamente facile ed i tuoi bambini già dopo le prime lezioni potrebbero essere in grado di eseguire una bellissima musica di Mozart o Vivaldi, una canzone di Natale o un brano di musica rock con la body percussion o gli strumenti.

Per arrivarci però c’è bisogno di fare alcuni passaggi, per comprendere la partitura, assimilare la musica ed arrivare ad eseguirla completamente. Vediamoli insieme!

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Scelta del brano

Innanzitutto dovrai scegliere bene il brano da proporre ai tuoi alunni, cercando di trovare delle motivazioni forti anche per loro affinché siano veramente desiderosi di impararlo. Nei miei libri ho arrangiato musiche classiche, canti di Natale, musiche popolari e tanto altro, ed ogni brano ha una sua storia ed un contesto dal quale è stato estrapolato, che puoi sfruttare per agganciarti alle tematiche che avete già affrontato in classe.

Anche le occasioni di esibizione davanti al pubblico (genitori o compagni di altre classi) sono di per sé un ottimo stimolo per invogliare i bambini a dare il massimo.

Preparazione del materiale

Una volta individuato il brano assicurati di avere tutti i materiali che ti servono per realizzare la tua lezione. Partendo dai miei libri, ad esempio, per ogni brano avrai:

  • partitura in bianco e nero (stampata nel libro)
  • partitura a colori (reperibile dall’area online del libro)
  • basi musicali in varie versioni (anche queste nell’area online)
  • video animato con musica e pallini (sempre lì)

Per poter realizzare la tua lezione ti serviranno tutte queste cose. Inoltre ti consiglio di cercare su internet e su YouTube tutte le risorse possibili per contestualizzare il brano che hai scelto: esecuzioni di orchestre celebri, video animati con la musica in questione, cartoni animati, brevi documentari.

Più stimoli diversi fornirai ai bambini e più si appassioneranno al brano che state per suonare.

Presentazione del brano ai bambini

Una volta che hai preparato tutto, vai in classe e presenta ai bambini la tua scelta. Il primo approccio che ti consiglio è sempre quello dell’ascolto: spegnete le luci, chiudete gli occhi, sdraiatevi a terra o sui banchi ed ascoltate in silenzio il brano musicale. Dopo questo primo approccio potrete visionare tutti i video che vorrete, e potrai raccontar loro le storie che hai preparato per introdurli alla musica che state per suonare.

Prepariamo le schede

Solitamente la prima attività pratica che svolgo riguarda la preparazione delle schede: distribuisci le partiture in bianco e nero a ciascun bambino ed invita tutti a colorare la propria scheda seguendo il modello a colori che ti fornisco con ogni brano.

Cosa significano i colori?
Su questo ho scritto un intero articolo, che ti consiglio di leggere se non ti è chiaro:
Leggi: i Colori nel Metodo Suoni e Silenzi®
Ad ogni modo i colori servono ad individuare gli strumenti o le parti del corpo che dovremo utilizzare per suonare determinate battute. 

Consiglio di fare questa cosa subito, per poter poi togliere tutti i materiali di cancelleria che non servono e tenere solo la partitura, magari già incollata sul quaderno di musica.

Se avete la possibilità di spostarvi in una zona dedicata esclusivamente alla musica meglio ancora: preparate dunque le schede in classe e poi mettetevi in fila esclusivamente con le partiture.

Per far copiare ai bambini i colori sulle schede ci sono varie strategie, a seconda degli strumenti che hai a disposizione:

  • con la LIM puoi proiettare il PDF della partitura colorata e farla copiare
  • se non hai la lim con la lavagna classica ed i gessi colorati puoi riproporre lo schema di colori
  • se non hai i gessi colorati puoi sempicemente indicare con le lettere i colori (R=rosso, B=blu…)
  • se non hai nemmeno la lavagna, dettala a voce!

Lo Schiacciapallino

Con le schede pronte e nient’altro sul banco (o meglio ancora, seduti a terra in cerchio in un’aula dedicata) possiamo finalmente fare il primo gioco musicale: lo Schiacciapallino!

Passare da una casetta con quattro pallini ad una partitura intera non è semplice! Se i tuoi bambini fino ad ora hanno visto solo poche manciate di pallini negli esercizi del libro Suoni e Silenzi dovrete fare un bel salto in avanti! 

In ogni mio libro successivo a Suoni e Silenzi troverai una breve spiegazione di come fare questo passaggio, proprio nell’introduzione. Seguitela con attenzione utilizzando anche le basi musicali.

Ogni riga contiene vari rettangoli, detti battute; in ogni battuta sono contenuti vari simboli, ed i colori servono ad identificare gli strumenti o le parti del corpo utilizzate, come ti dicevo qualche paragrafo fa

Il gioco dello Schiacciapallino consiste in una semplice attività di motricità fine associata alla musica, per verificare che tutti i bambini abbiano capito come seguire la partiture ed associarla alla pulsazione ritmica: mettete il dito sulla prima riga della partitura ed al VIA cominciate a schiacciare ogni singolo simbolo e declamare ad alta voce il suo nome.

Inizialmente fatelo senza musica, guidati solo dalla tua voce, e fermatevi ad ogni riga prima di andare a capo per verificare che tutti stiano seguendo correttamente.

In seguito potrai mettere anche la base musicale e riprovare seguendo il ritmo del brano.

Fate questo gioco varie volte per accertarvi di essere tutti consapevoli di come vada interpretata la scheda. Non c’è bisogno di saperla alla perfezione comunque, perché la lettura è solo metà del lavoro: la cosa più importante è usare le orecchie e saper seguire la musica.

Il Video a pallini

Ogni brano che preparo prevede sempre un video animato con i pallini sincronizzati con la musica.

La visione di questo video ha una funzione ben precisa: chiarire in modo inequivocabile come i pallini si “incastrano” con la musica;  non è dunque pensato per essere seguito e suonato “a prima vista”: per l’esecuzione intera del brano è fondamentale avere la partitura, poiché il video non mi fornisce la visione d’insieme! E’ però un ottimo strumento per risolvere eventuali dubbi nella comprensione dell’arrangiamento.

Prima esecuzione

Dopo un po’ di schiacciamento i bambini saranno impazienti di suonare, dunque devi dargli questa gratificazione! Anche se il punto precedente non ha raggiunto la perfezione non importa, è più importante tenere alta la loro motivazione.

Provate a mettere la musica e suonare una prima volta, tutti insieme con il semplice battito di mani. Sicuramente si perderanno, quindi ricordati sempre di fare due cose:

  • eseguire tutto in prima persona, in modo che loro possano imitare te
  • ricordare ad alta voce dove siamo arrivati (“siamo alla riga B!” “ora c’è il ritornello!” “riga finale!”)

Non dimenticare che lo scopo non è verificare le loro capacità ma farli sentire a loro agio nel provare un brano nuovo. Per le verifiche ci sarà tempo…

Analisi strutturale

Dopo che abbiamo sfogato la voglia di fare casino possiamo chieder loro di riprendere in mano la scheda e verificare cosa succede in questo brano: quali punti vi hanno messo in difficoltà? Dove vi siete persi? Dove invece è stato più facile seguire i pallini? Raccogliamo tutte le loro impressioni e segniamo a matita sulle schede i punti critici.

Possiamo riprovare uno Schiacciapallino con la base musicale per ripercorrere insieme tutti questi passaggi difficili.

Esecuzione con strumenti

La musica non è musica senza gli strumenti musicali! Molti insegnanti si fermano alle canzoni o alla body percussion, per tante ragioni (economiche e non solo) ma i bambini vogliono a tutti i costi prendere in mano gli strumentini!

Dagli questa soddisfazione, anche se all’inizio faranno un gran baccano! Provate una prima volta a suonare tutti insieme tutto, indipendentemente dai colori. Progressivamente vi suddividerete le parti come indicato nella partitura, per suonare ciascuno le proprie battute.

Ripasso passivo

Quando ritieni che il brano sia stato sviscerato a dovere ti consiglio di togliere tutto e ritornare al punto di partenza: l’ascolto. Ad occhi chiusi ascoltiamo nuovamente tutto il brano, ripercorrendo mentalmente tutto ciò che abbiamo imparato a farci: dalla lettura all’esecuzione con i vari strumenti. 

Senza la foga di suonare i bimbi riusciranno ad apprezzare forse per la prima volta determinate sfumature della musica; il video animato con i pallini in questo caso può essere un’ottimo modo  per ripercorrere l’intero brano, anche visivamente.

Il Gran Finale!

Ricorda sempre: la musica si fa con le orecchie!

Tutte le schede, i video e i pallini, così come le note ed il pentagramma, sono strumenti che servono per comprendere e memorizzare la musica; ma la musica non si può imprigionare in un foglio di carta, dunque non dimenticate mai che il fine ultimo è quello di aiutare le orecchie a fare il loro dovere.

Per questa ragione il punto di arrivo di ogni studio di un brano è quello di poterlo eseguire senza nessuna scheda né video: disponetevi in semicerchio e suonate l’intera musica tutti insieme.

Se si tratta di body percussion tu ti dovrai mettere davanti a loro ed eseguire l’intera coreografia a specchio; se invece si tratta di un brano con gli strumenti musicali devi assolutamente dotarti di una bacchetta da direttore (costa pochissimo) e dirigerli come un’orchestra vera!

E’ bene che tu tenga sempre una copia aperta della partitura, per evitare di sbagliare, ma loro dovranno seguire te con lo sguardo e la musica con le orecchie, nient’altro.

Video riepilogativo

Tutto quello che ti ho spiegato finora su come suonare brani complessi in partitura, lo trovi sintetizzato in questo breve video girato in una delle mie classi, una seconda primaria di qualche anno fa, guarda che bravi:

In mezzo a questi bimbi c’è anche mio figlio Giovanni!

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I Colori nel Metodo Suoni e Silenzi®

Come utilizzare la body percussion e gli strumenti musicali grazie a pochi semplici colori

Ciao collega,
conosci già i pallini del Metodo Suoni e Silenzi®? Allora è arrivato il momento di accoppiare la body percussion e gli strumenti musicali per poter fare musica con tutti i sensi!

Per farlo ti basta aggiungere una sola cosa: il colore! Vediamo come usare i colori nel Metodo Suoni e Silenzi® in questo articolo.

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Il Metodo Suoni e Silenzi®

Se non sai di cosa stiamo parlando, eccoti un brevissimo ripasso:

Con pochi pallini neri, che ricordano ovviamente le note musicali, è possibile comporre dei ritmi e verbalizzarli grazie a delle semplici sillabe onomatopeiche:

Questo è un metodo analogico poiché tutto ciò che dico con la bocca corrisponde precisamente a ciò che dovrò suonare con le mie mani.

Ma le mani dove le batto? Tra loro, certo, ma anche in tanti altri posti.

I colori della body percussion

La prima cosa che ti consiglio di fare è associare al ritmo che avete creato una parte del corpo; io sono solito utilizzarne cinque:

  • le mani
  • il petto
  • le cosce
  • i piedi
  • il culetto (fa ridere!)

Ad ognuna di esse ho attribuito un colore, in modo da rendere più immediata l’associazione:

Mi basterà affiancare al mio ritmo la carta con l’indicatore colorato perché i bambini comprendano immediatamente cosa dobbiamo fare:

Ti piacciono le mie carte?
Puoi averle anche tu, nell’Espansione Suoni e Silenzi:

I colori degli strumenti ritmici

Gli stessi colori che utilizzo per le parti del corpo li ho riproposti anche per gli strumenti che sono solito utilizzare in classe:

  • tamburelli
  • maracas
  • legnetti
  • triangoli

Anche qui c’è un jolly, che ci permette di suonare con qualsiasi strumento vogliamo.

Ovviamente di strumenti ritmici ce ne sono anche altri, ma io preferisco utilizzare sempre questi quattro. Ad ogni modo se hai altri tipi di strumenti potrai associarli per somiglianza a quelli che ti ho proposto:

  • tamburelli baschi e cembali suonano sul rosso come i tamburelli
  • sonagli e ovetti suonano sul verde come le maracas
  • woodblock e guiro suonano sul celeste come i legnetti
  • piattini e campanellini suonano sul giallo come i triangoli

La lezione muta
Con i simboli ed i colori possiamo fare lezione anche senza parlare! Non ci credi? Guarda qua:

Scarica gratis le carte e la app!

Le carte che ti mostro fanno parte di quella che io chiamo “Espansione di Suoni e Silenzi”, che comprende anche una app gratuita per riproporre gli stessi ritmi in modo interattivo!

Scarica gratis un campione di carte e la app gratuita Il Pallinatore:

I colori nelle partiture con il Metodo Suoni Silenzi®

Il lavoro con le carte ci permette di comporre ritmi brevi, di quattro tempi per volta, e giocare fino allo sfinimento con il corpo e gli strumenti. Quando però dobbiamo eseguire un brano musicale vero e proprio i pallini saranno molti di più, come in questo esempio:

Come vedi però, i colori sono sempre loro! Se abbiamo lavorato bene con le carte non servirà nemmeno spiegarli ai bambini: ogni battuta (=rettangolo) rossa si suonerà con le mani o con i tamburi, ogni battuta verde con il petto o le maracas, e via dicendo.

La legenda è doppia (corpo/strumenti) perché generalmente non faccio entrambe le cose contemporaneamente: o si fa body percussion o si usano gli strumenti. Nulla ti vieta però di dividere la classe in vari gruppi e far eseguire contemporaneamente a due gruppi diversi la stessa parte del brano con il corpo e con gli strumenti.

Questa può essere una soluzione anche nel caso in cui gli strumenti non bastino per tutti: usateli a turno, e chi non li ha suonerà con il corpo!

I colori nei video animati

In ogni brano presente nei miei libri troverai tante partiture colorate come quella che ti ho mostrato. Per una migliore comprensione del brano realizzo sempre anche dei video animati a pallini dove musica e simboli vengono sincronizzati insieme.

La funzione di questi video è principalmente quella di chiarire ogni dubbio circa la corretta interpretazione dei pallini; per l’esecuzione dell’intero brano è sempre meglio fare riferimento alla partitura, poiché il video non ci fornisce la visione d’insieme della composizione.

I colori delle note

I colori si possono anche utilizzare per indicare le note musicali, nel caso in cui vogliamo utilizzare un metallofono a piastre colorate.

Non è un’attività che faccio spesso, preferendo piuttosto lavorare sul ritmo che ritengo una componente fondamentale della musica troppo spesso trascurata.

Ti mostro però un video in cui ho fatto qualche esperimento colorando direttamente i pallini per associarli alle note delle piastre sonore:

Conclusione

Tutte queste cose che ti ho mostrato le puoi fare anche tu, non importa se non sei musicista!

Oltre 75.000 insegnanti hanno già provato le mie attività con i loro bambini, e tutto sono riusciti ad insegnare tutte le cose che faccio io anche ai loro alunni!

Se devi cominciare anche tu a fare musica con i tuoi piccoli, parti dal libro Suoni e Silenzi, che si prova gratis. Se già conosci ed utilizzi il mio metodo allora è arrivato il momento di riempirlo di colore, con l’Espansione di carte + app e con i brani contenuti in tutti gli altri libri che ho scritto.

Buon divertimento!


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Una musica paurosa per i bambini

Affrontare la paura con i bambini attraverso la musica

Ciao collega,
oggi voglio parlarti di una musica decisamente paurosa che puoi ascoltare e suonare con i tuoi bambini.

La paura infatti è un’emozione importante da conoscere e sublimare attraverso la musica, e l’educazione alle emozioni è uno degli argomenti più trattati degli ultimi anni: attraverso la musica possiamo farlo in modo incredibilmente efficace.

Inoltre, vista l’ambientazione paurosa di questa musica si presta bene ad occasioni come Halloween o il Carnevale. Vediamo di cosa si tratta.

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Ascoltiamo la musica paurosa

Il brano di cui ti voglio parlare è si intitola Nell’antro del re della montagna, di Edvard Grieg

Ascoltiamola insieme e ti renderai conto da te dell’atmosfera molto particolare che riesce ad evocare:

Hai sentito? Sicuramente evocativo! Il brano è tratto dall’opera “Peer Gynt”, una sorta di poema epico nordico (Grieg era norvegese), ed in questo cartone animato puoi vedere come l’atmosfera è stata resa al meglio:

Se hai voglia di approfondire la trama dell’opera, leggete qui.


Come suonare questa musica paurosa con i bambini?

Questo brano è incluso all’interno del mio libro Piccola Orchestra – Suona la musica classica a scuola, un testo molto bello per la scuola primaria all’interno del quale troverai 15 brani di musica classica arrangiati con il Metodo Suoni e Silenzi® in modo tale da essere molto semplice da suonare con i tuoi bambini già dalla classe prima.

Eccoti un breve estratto del video di questo brano che trovi all’interno del libro:

Come vedi il ritmo è estremamente semplice e si può suonare con vari strumenti, con un po’ di pazienza ci riuscirete senza difficoltà. L’importante è aver appreso i concetti base del Metodo Suoni e Silenzi®, che puoi scoprire meglio qui:

Il Metodo Suoni e Silenzi®

All’interno del libro Piccola Orchestra trovi la partitura completa, il video completo, tre basi musicali ed un approfondimento sulla storia di Grieg e di questo brano.

Il Libro Piccola Orchestra

Fare musica classica a scuola non è mai stato così facile! Suoniamo insieme Mozart, Beethoven e Tchaikovsky senza leggere una sola nota!

15 brani di musica classica con basi e video online.

Provaci subito! 😉


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Musica in classe prima

Attività di musica per la prima classe della scuola primaria

Ciao collega,
quest’anno hai una classe prima e non sai come iniziare con la musica? Niente paura! Sono qui per questo!

Ti può tranquillizzare sapere che più di 75.000 insegnanti in tutta Italia stanno utilizzando i miei libri, i miei materiali gratuiti ed i miei consigli per fare musica con i loro bambini? 

Sono tutti come te: insegnanti di scuola primaria e d’infanzia, alcune anche senza nessuna conoscenza musicale, eppure ce l’hanno fatta!

Coraggio dunque, prenditi un minuti e ti spiegherò quanto è facile fare musica a scuola con il Metodo Suoni e Silenzi®, il libro di musica per bambini più venduto in Italia!

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La prima è una classe particolare, certamente la più impegnativa del ciclo: i bambini arrivano dall’infanzia dopo più di due mesi di vacanza, saranno vivaci, chiassosi e non ancora del tutto autonomi; ma sono anche affettuosissimi e curiosi di imparare!

La musica è un modo eccezionale per accoglierli, rilassarli, entusiasmarli ed accompagnarli fino alla fine dell’anno.

Eccoti allora alcuni consigli pratici:

L’accoglienza con la musica

L’accoglienza è la prima cosa di cui ti starai preoccupando, probabilmente. Ti farà piacere sapere che ho già preparato tanti consigli su questo argomento: nell’articolo Accoglienza con la musica infatti troverai molti suggerimenti e materiali pensati proprio per i primi giorni di scuola.

Il buongiorno si vede dal mattino, ed un’accoglienza ben preparata ti aiuterà a cominciare quest’anno con il piede giusto.


Il personaggio guida della musica

Hai mai sentito parlare di Rocco il Cocco? No? E’ il personaggio guida musicale più famoso d’Italia! Lo conoscono e lo amano più di 1.000.000 di bambini, dall’infanzia alla primaria!

Grazie alle sue avventure contenute nel libro Suoni e Silenzi ed in tutti gli altri libri che ho pubblicato i bambini imparano la musica in modo facile, veloce e divertente.

Ho dedicato un intero articolo a lui, puoi leggerlo da qui:

Leggi: Rocco il Cocco e la prima lezione di musica

Guarda bene di cosa si tratta, perché se ti piace dovrai cominciare a prepararlo!

Musica in prima con la Maestra Pina

Ecco la testimonianza di una maestra di prima come te:

Mi chiamo Pina Carlini sono un’ insegnante di scuola primaria presso l’Istituto Comprensivo 2 di Ceccano e tra le diverse discipline mi è stata assegnata anche musica nelle classi prima e seconda. Ho scoperto il metodo “Suoni e silenzi” del maestro Libero Iannuzzi e mi si è aperto un mondo molto divertente e facile alla portata di tutti anche per me che ero a digiuno di musica. Sono riuscita ad insegnare a leggere e scrivere la musica ai miei alunni semplicemente attraverso dei simboli come pallini e crocette. Ho iniziato presentando loro Rocco il Cocco, il personaggio che li ha accompagnati lungo tutto il percorso della musica. Abbiamo poi costruito la “Casa dei Pallini” leggendo simboli che io scrivevo all’interno. Una volta che tutti hanno preso dimestichezza con questo metodo ci siamo divertiti tutto l’anno a cantare, suonare e ballare canzoni prese dai video messi a disposizione da maestro Libero. E’ stato un anno scolastico bellissimo, i bambini hanno imparato divertendosi e io con loro.


La prima lezione di musica

Dopo averli accolti ed aver presentato loro Rocco il Cocco sarà il caso di incominciare con le prime lezioni: anche su questo ho preparato un’articolo speciale, dandoti tanti consigli per partire con il piede giusto:

Leggi: La prima lezione di musica a scuola

All’interno di Suoni e Silenzi comunque troverai un progetto pronto ed una programmazione da 8UDA che ti basterà per tutto l’anno, e anche di più!

Il Libro Suoni e Silenzi (3-10 anni)

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La body percussion in classe prima

Se i tuoi bambini vogliono cominciare subito a scatenarsi ma non hai strumenti musicali con te, puoi fare un sacco di cose semplicemente con il corpo: la body percussion consiste proprio nel suonare battendo con le mani le varie parti del corpo.

E’ un modo semplice e divertente di fare musica, se accompagnato dalle musiche giuste. In questo articolo ti propongo delle canzoni facilissime e pronte all’uso:

Leggi: Fare body percussion a scuola


I canti di Natale

Lo so, il Natale è un argomento sempre più delicato da trattare a scuola; non so come stanno le cose dove lavori tu, ad ogni modo ho preparato vari articoli con dei repertori di brani sia laici che religiosi, tratti dal mio libro Saggio di Natale – per suonare e cantare a scuola.

Eccoti dunque alcuni spunti:

Suonare e cantare il Natale a scuola

Canzoni di Natale laiche per bambini

Le stelline nella grotta

Jingle Bells a scuola


Conclusione

Come vedi di cose se ne possono fare tante, basta partire con il piede giusto! Adesso ti sembra tutta in salita ma ti assicuro che, seguendo il mio sito  ed i miei libri sarà tutto molto facile!

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Suoni e Silenzi fatto da voi

Il Metodo Suoni e Silenzi® messo in pratica dalle maestre con tante attività divertenti

Ciao collega,
sai che più di 75.000 insegnanti seguono le mie attività, dall’Italia e dall’estero? Se li moltiplichi per 20 bambini che in media contiene una classe, significa che più di un milione di bimbi ha imparato la musica con il Metodo Suoni e Silenzi®!

I miei libri sono arrivati  in Italia, Germania, Spagna, Francia, Brasile, Messico, Cile, Stati Uniti, Russia Israele e tanti altri paesi…

In questo articolo voglio mostrarti alcuni dei tantissimi lavori che insegnanti e genitori di tutto il mondo hanno postato nel mio gruppo Facebook Musica con il Maestro Libero.

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Il “Roccobook” di Rossella Ricciuti

Ecco come la maestra Rossella di Bari ha pensato di rallegrare la didattica a distanza per i suoi piccoli alunni di scuola d’infanzia:

Grazie alla partecipazione al webinar su Suoni e Silenzi di fine gennaio 2021, ho ripreso tutto il materiale preparato dopo il RoccoDay di Bari di febbraio 2020 e ho iniziato le attività di musica: i bambini e le bambine hanno risposto con grande entusiasmo e coinvolgimento. Dai primi di febbraio 2021 fino a fine giugno il lunedì è diventato il “giorno della musica con Rocco” e spesso alcune attività sono state richieste e realizzate anche in altri giorni della settimana.

i primi giorni di marzo 2021 la possibilità di ritornare in didattica a distanza stava diventando sempre più probabile e inoltre volevo rendere i bambini e le bambine più autonomi nello svolgimento delle attività musicali in sezione. E così ho ideato il “RoccoBook”, un raccoglitore per ogni bambino realizzato con il cartoncino, le custodie del CD e le carte della formula magica, di Pa, Sh, Titi, Teketeke, la casa e il condominio dei pallini, costruiti dai bambini man mano che procedeva la programmazione musicale.

Quando prima delle vacanze pasquali si è tornati in didattica a distanza, si sono consegnati i RoccoBook ai genitori con una custodia vuota. Durante un video asincrono Rocco ha svolto la routine del calendario analogico, presentato Luana e i gemellini Titi. In un altro video ho mostrato ed invitato i bambini a realizzare le nuove carte con l’aiuto dei genitori. Tornati in presenza, abbiamo continuato ad implementare il RoccoBook.

Rossella è un membro molto attivo del gruppo facebook  Musica con il Maestro Libero, vieni ad unirti anche tu a noi!


Suoni e Silenzi della maestra Angela Liso

La maestra Angela è stata bravissima a raccogliere gli spunti che le ho dato per realizzare tante altre attività didattiche con la sua classe:

Ciao, sono Angela e insegno nella scuola dell’infanzia, ma la mia più grande passione è la musica: oltre a suonare il pianoforte, per diverso tempo ho proposto e realizzato laboratori e progetti di musica in diverse scuole e strutture. 

Nell’ ottobre 2019 conosco, per pura casualità, il Maestro Libero attraverso YouTube perché ero alla ricerca di attività e materiali innovativi; da subito ho intuito che nel Metodo Suoni e Silenzi® c’era tutto ciò che cercavo: semplicità, coinvolgimento, divertimento.

All’inizio ho seguito passo passo quanto il Maestro proponeva, però dopo aver partecipato al mio primo Roccoday a Bari (febbraio 2020), ho iniziato a rielaborare alcune proposte secondo le necessità dei bambini, ma anche mie.

🔴❌ La casa dei pallini

Utilizzando un vecchio Kamishibai ho riproposto la storia dei pallini facendone una casa. Come? Con del pannolenci ho realizzato, non solo delle decorazioni, ma anche i quattro simboli (PA, SH, TITTI, TEKETEKE) in modalità stacca/attacca applicando del velcro sul fondo della casa e sul retro dei simboli, per rendere il tutto più divertente ma soprattutto a portata di bambino. I bambini, infatti, si divertono tanto ad attaccare e a staccare i simboli, inventando ritmi per poi riprodurli.

La casa dei pallini

🏅 Le medaglie di Rocco di vari colori

Ho avuto l’idea di realizzare queste medaglie (e palettine) raffiguranti Rocco, in seguito ad alcune difficoltà che ho riscontrato nei bambini (specie i più piccoli) nel seguire la lettura delle partiture o nel rispettare il proprio turno in un’attività motoria o canora.

Quindi, il gruppo viene suddiviso in squadre, ciascun bambino riceve una medaglia del colore corrispondente alla propria squadra. Durante l’esecuzione, l’insegnante solleva la palettina del colore della squadra che deve attivarsi.
Coinvolgente per tutti!

Le medaglie di Rocco

🎲🃏 Dado e carte

Prendendo spunto dal quadrato magico mostrato nel Videocorso, ho realizzato una griglia con velcro su ciascuna parte, delle singole carte attacca/stacca dei simboli e un dado, sulle cui facce sono raffigurati i simboli e la carta jolly di Rocco (simbolo a piacere). L’attività consiste nel lanciare il dado, ricercare tra le carte quella con il simbolo estratto e inserirla nella griglia, formando così un ritmo di quattro tempi per poi eseguirlo con l’ausilio delle varie carte del corpo e/o degli strumenti.

Le carte che utilizzo sono quelle contenute nel Kit Plus Suoni e Silenzi.

Dado e carte

🏠 Le case/strade dei pallini in domino

Le case dei pallini, che in realtà i miei bambini le hanno definite “le strade dei pallini”. Osservandoli mentre giocavano tra loro con le diverse case, ho notato che le avevano allineate una di seguito all’altra formando una lunga strada. Allora ho pensato di dare un senso più logico, trasformandole nel gioco del domino: ho stampato tante case su fogli colorati e le ho plastificate. A scuola, ne ho distribuite un po’ per ciascun bambino e partendo da un ritmo segnato sulla casetta dei pallini, a turno hanno collegato le “strade” facendo riferimento all’ultimo simbolo della precedente. Il bambino viene invitato ad eseguire il ritmo che ha collocato.

Concludo affermando che sulla base della mia esperienza personale il Metodo Suoni e Silenzi®è un modo innovativo di fare musica perché all’insegnante (specie chi non ha competenze propriamente musicali) consente di acquisire un metodo ma anche di avere innumerevoli spunti di lavoro, ai bambini di avvicinarsi alla musica in modo semplice ma divertente.


Il Metodo Suoni e Silenzi® con la maestra Pina Carlini

La maestra Pina ha presentato Suoni e Silenzi ad una classe di bimbi più grandi che ha partecipato con grande entusiasmo alle attività proposte:

Mi chiamo Pina Carlini, sono un’ insegnante di scuola primaria presso l’Istituto Comprensivo 2 di Ceccano.
Quest’anno tra le diverse discipline mi è stata assegnata anche musica nelle classi prima e seconda. Mi sono quindi messa a cercare qualcosa di giocoso e coinvolgente che potesse appassionare i bambini ed è così che ho scoperto il Metodo Suoni e Silenzi® del maestro Libero Iannuzzi e mi si è aperto un mondo: un metodo molto divertente e facile alla portata di tutti anche per me che ero a digiuno di musica.

Sono riuscita ad insegnare a leggere e scrivere la musica ai miei alunni semplicemente attraverso dei simboli come pallini e crocette. Ho iniziato presentando loro Rocco il Cocco, il personaggio che li ha accompagnati lungo tutto il percorso della musica. Abbiamo imparato e cantato la sua formula magica.

Successivamente ho raccontato loro la storia dei pallini che ci hanno permesso di discriminare i suoni e silenzi e rappresentarli anche attraverso il disegno.

Il passo successivo è stato costruire la Casa dei Pallini leggendo simboli che io scrivevo all’interno. Ognuno di loro poi ha realizzato la sua Casa dei Pallini inventandosi simboli da ritmare in gruppo o individualmente. All’inizio solo con la voce, poi con le mani e le parti del corpo successivamente con gli strumentini, creando una sinergia tra loro.

Una volta che hanno preso dimestichezza con questo metodo ci siamo divertiti tutto l’anno a cantare, suonare e ballare canzoni prese dai video messi a disposizione da maestro Libero. E’ stato un anno scolastico bellissimo, i bambini hanno imparato divertendosi e io con loro.


Gedeone Pixel Art di Elisabetta Castellana

Ecco una bellissima versione Pixel Art di Gedeone il Peperone, personaggio protagonista di uno dei capitoli del libro Suoni e Silenzi, realizzato dalla maestra Elisabetta Castellana e condiviso nel gruppo Facebook Musica con il Maestro Libero – a scuola e a casa.

Potete scaricare il pdf con tutte le coordinate dall’Area Vip del mio sito!

Fare musica con Suoni e Silenzi è facilissimo!
Quasi nessuna di queste persone è musicista, eppure ce l’hanno fatta lo stesso! Che aspetti? Provaci anche tu!


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Chi è il Maestro Libero?

Mi chiamo Libero, e la mia passione è fare musica con i bambini in modo facile e divertente!

Ho pubblicato un sacco di libri ed ogni giorno più di 75.000 insegnanti e genitori insegnano musica ai loro bambini con il mio Metodo Suoni e Silenzi®, il libro di musica per bambini più venduto su Amazon.

Qui sul mio sito potrai trovare tantissimi libri, schede, canzoni e progetti per fare musica con i tuoi bambini anche senza leggere una sola nota musicale!

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Le Quattro Stagioni fatte da voi

Le Quattro Stagioni fatte da voi

Le stagioni a scuola d’infanzia e primaria per tutto l’anno!

Ciao collega! 👋
In questo articolo voglio presentarti i fantastici lavori sulle Quattro Stagioni fatti da voi!
Tante maestre hanno realizzato a scuola con i loro bambini splendide attività, partendo dal mio libro Le Quattro Stagioni – Musica a scuola per tutto l’anno.

Questo libro è piaciuto molto alle 75.000 insegnanti che ogni giorno seguono le mie attività online, e che hanno voluto adottarlo come sfondo integratore per tutto l’anno scolastico.

Io sono un creativo e ogni giorno invento attività, storie e libri. Ma la soddisfazione più grande è vedere come queste idee nate da me poi vengono trasmesse a centinaia di migliaia di bambini attraverso gli insegnanti che utilizzano i miei libri e seguono il gruppo Facebook.

Spero che questo articolo ti possa essere di stimolo per inventare anche tu, secondo il tuo gusto e la tua fantasia, tante attività eccitanti per i tuoi bambini della scuola dell’infanzia.

Il Libro “Le Quattro Stagioni”

Un percorso multidisciplinare per accompagnare l’intero anno scolastico con la musica.

8 capitoli con racconti, schede, basi e video online.


Le Quattro Stagioni della Maestra Adele

La Maestra Adele ha proposto ai suoi bambini le attività dell’autunno, dell’inverno e della primavera in classe prima e l’estate in seconda.

Lo scorso anno ho lavorato come insegnante esterna di musica nelle classi Prime della scuola Primaria del mio Istituto e quest’anno ho proseguito il percorso con le classi seconde. Ho voluto lavorare con il progetto del Maestro Libero de “Le quattro stagioni”

Dopo aver presentato loro il mago della musica “Rocco il Cocco” e aver insegnato loro i suoni e i silenzi giocando con i pallini ho introdotto il lavoro delle stagioni.

Per ogni stagione affrontata e per ogni capitolo del libro ho raccontato loro la filastrocca di Rocco il Cocco relativa al capitolo. Dopo ho fatto ascoltare la storia raccontata direttamente dal Maestro Libero e mentre i bambini ascoltavano io facevo vedere loro la storia disegnata da me. Poi prima ascoltavamo la canzone con la base musicale e la voce e poi seguendo il video.

Fatto questo i bambini eseguivano i movimenti delle varie fasi della storia e alla fine univamo il movimento alla canzone seguendo la partitura illustrata.

Quando i bambini padroneggiavano queste attività allora si passava all’attività strumentale. 

All’inizio facevo lavorare i bambini con la partitura a pallini facendola seguire sul video e utilizzando dapprima solo le mani, poi il corpo e infine gli strumenti.

Alla fine di ogni attività facevo lavorare i bambini con le proposte consigliate dal maestro Libero nel suo libro.

Le Quattro Stagioni della Maestra Lorena

Ciao, mi chiamo Lorena, sono un’insegnante di scuola dell’Infanzia e lavoro in una classe di età eterogenea. Da parecchi anni, ormai, accanto alle consuete attività curricolari previste nella scuola dell’Infanzia, io e la mia collega siamo solite proporre anche un percorso di propedeutica musicale sotto forma di canti, giochi, esercizi di ritmica con il corpo, danze e ascolto di musica di tutti i generi. Premetto che io e la collega non siamo insegnanti di musica ma insieme abbiamo frequentato numerosi corsi di formazione proposti da professionisti preparati.

L’anno scorso ho conosciuto il Maestro Libero su YouTube e il suo modo di lavorare mi ha da subito affascinato. Ho acquistato il libro SUONI E SILENZI che contiene le basi per approcciarsi al metodo, ed è stato subito un successo in classe perfino con i bimbi che non avevano ancora tre anni!

A giugno ho acquistato il “meraviglioso” volume LE QUATTRO STAGIONI sapendo di fare un ottimo investimento per prepararmi all’anno scolastico successivo. Infatti il testo riprende i contenuti didattici basilari affrontati in SUONI E SILENZI, ma insieme, offre una molteplicità di spunti didattici e percorsi multidisciplinari. Tutto ciò partendo da un argomento che, ogni anno, viene costantemente affrontato nella scuola dell’Infanzia: appunto le quattro stagioni. Così, durante l’estate, presa dall’entusiasmo, mi sono messa al lavoro!


Idee in movimento 💡

Gli otto racconti che introducono, due per volta, le quattro stagioni mi hanno suggerito l’idea di creare, insieme ai bambini, durante l’anno, un piccolo libricino da portare a casa a giugno che possa contenere tutti i loro elaborati che documentino le attività svolte e che raccontino le bellissime avventure di Rocco il Cocco, il personaggio principale del libro ed elemento dello sfondo integratore di tutte le attività musicali svolte in classe.

La prima idea è stata quella di utilizzare le schede contenute nel libro, aggiungendone di nuove create da me, allo scopo di illustrare le fasi degli otto racconti da presentare ai bambini contemporaneamente all’ascolto della storia. Ho poi raccolto tutto in un book, del quale ho personalizzato la copertina e previsto la suddivisione di ogni capitolo per mezzo di una pagina in cartoncino di colore diverso. Questa copertina conterrà la filastrocca da un lato e il racconto dall’altra e verrà personalizzata dai bambini con diverse tecniche grafico-plastico-pittoriche adatte alle varie età e con materiali di recupero, differente a seconda della stagione e del tema trattato.

Le schede didattiche personalizzate da Lorena 🎨

Ho, inoltre, modificato alcune schede operative presentate nel libro adeguandole alle abilità dei bambini della scuola dell’Infanzia. Altre schede invece le ho create io per permettere una verifica delle competenze raggiunte durante la proposta delle attività inerenti il libro.

I Giochi delle stagioni 🍁🌲🌸🌴

Prendendo spunto dagli esempi pluri e interdisciplinari proposti nel volume, ho creato dei giochi veri e propri, da proporre ai bambini utilizzando sempre le ambientazioni e i personaggi incontrati da Rocco il cocco.

🦢IL GIOCO DELL’OCA dei quattro animali del bosco (capitolo 4). Ne ho fatta una versione da tavolo e una a grandezza naturale da fare sul pavimento a livello motorio. Le tappe e le varie difficoltà incontrate sono state individuate, solo come esempio, infatti saranno concordate con i bambini stessi dopo aver conosciuto e imparato le caratteristiche e le abitudini degli animali del racconto. Infatti, per poter continuare ad avanzare di casella, verranno richieste abilità logico-matematico e dimostrazione delle conoscenze scientifiche acquisite in precedenza, nonché di capacità di orientamento spaziale e motorio. In alcune caselle sarà inoltre richiesto di riconoscere o creare (con i dadi appositi) dei semplici ritmi con il metodo dei pallini e di eseguirli correttamente.

🎲Il “DAROCCO” il dado gigante con le sei facce, in quattro delle quali appaiono le immagini di Rocco in versione “stagionale” più due facce in cui è in versione “natalizia” e “pasquale” da lanciare per ottenere il numero di avanzamenti di casella nel gioco dell’oca o per fare altri giochi di tipo logico-linguistico.

🐠IL GIOCO DEI PESCIOLINI NEL MARE (E’, non è…chi sarà?) : per questo gioco ho creato un tabellone plastificato con relativi personaggi riposizionabili e caratteristici dell’ambiente marino compresi naturalmente i quattro protagonisti del racconto ( capitolo 8) con i  quale fare dei giochi di linguistica e di  logico-matematica  (quantificazione, classificazione per colore, forma, dimensione, seriazione, compresi esercizi di insiemistica).  Alcuni di questi elementi sono dotati di calamita che, con l’apposita canna personalizzata per colore e personaggio noto ai bambini ( Rocco, Luana, e Gedeone) possono permettere anche ai bimbi più piccoli di riconoscere i colori  e le quantità divertendosi con il classico gioco della pesca.

Ringrazio il Maestro Libero per aver ideato un libro così ricco e utile, sia da un punto di vista didattico per noi insegnanti e sia perché darà la possibilità ad ogni bambino di vivere, giorno per giorno, magnifiche avventure insieme simpatici personaggi in ambienti conosciuti, introducendoli giocosamente nel meraviglioso mondo della musica classica che ogni alunno imparerà a suonare prima con il proprio corpo e poi con gli strumenti a percussione in modo facile e divertentissimo.


Le Quattro Stagioni della Maestra Bruna

Mi chiamo Bruna e sono una maestra: insegno in una Scuola dell’Infanzia di Bari, la mia città. 

La mia formazione musicale, mi porta a cercare sempre percorsi e progetti didattici che includano la musica che io ritengo il “valore aggiunto” al mio insegnamento.

Quando il bambino entra nel mondo della scuola, essa diventa uno strumento indispensabile: tutto parte dal gioco, dalla dimensione ludica permettendo non solo di rinforzare la capacità di attenzione ma anche di creare rapporti basati sull’empatia. Alle volte basta una canzoncina per entrare subito in sintonia! 

Ma la cosa per me è fondamentale, è FARE MUSICA: con la voce, con il corpo, con gli strumenti e sostanzialmente con ogni mezzo a disposizione.

Nella mia classe, ogni giorno i bambini di età compresa fra i 2 anni e mezzo e i 5 anni, ascoltano musica di ogni genere, giocano o lavorano al tavolo e c’è quasi sempre un sottofondo musicale anche prodotto dalla nostra stessa voce.

Da tempo cercavo un metodo che potesse facilitare in bambini così piccoli, il fare musica in modo ludico, semplice ma al tempo stesso creativo e divertente.

L’incontro con Rocco il Cocco

Per puro caso l’anno scorso, mi sono imbattuta in alcuni video su Youtube del Maestro Libero. Partiva la base e incredibilmente i miei piccoli alunni battevano le mani a tempo seguendo istintivamente la partitura dei famosi “pallini e crocette”.

Facevamo già tanta musica in classe, ma ho intuito immediatamente l’enorme potenziale delle attività proposte dal Maestro Libero.

E così è arrivato il libro “Suoni e Silenzi” e poco prima dell’estate, il libro de “Le Quattro Stagioni” che è diventato immediatamente lo sfondo integratore perfetto delle attività e dei progetti di questo anno scolastico.

Ne è una testimonianza il grande albero delle stagioni che ho dipinto io stessa in classe e che ha iniziato via via, ad arricchirsi degli elementi caratteristici di ciascuna stagione. 

Il libro si presenta come un vero e proprio percorso multidisciplinare, un “viaggio” appunto all’interno delle quattro stagioni con paesaggi e scenari, filastrocche e canzoni ma è anche tanto altro.

Perché offre la possibilità di spaziare e arricchire il percorso legandolo alle tante attività didattiche che noi maestre siamo solite creare per e con i nostri bambini.

Partendo dalla realizzazione del grande albero murale, ho pensato anche di creare un orologio delle stagioni piuttosto grande, direi a misura di bambino all’interno del quale, sono raffigurati simbolicamente, gli scenari in cui il nostro amato protagonista, Rocco il Cocco si muove e che cambiano appunto a seconda della stagione.

Anche il nostro compagno di avventura modifica parzialmente il suo aspetto: in autunno infatti porta un cappello di paglia, in inverno indossa un berrettino e sciarpa di lana, in primavera si adorna di fiori e in estate sogna il mare…!

Inutile dire che anche l’orologio è strettamente correlato ai racconti e alle canzoni del libro ma anche a tutte le attività ed esperienze che attualmente stiamo sperimentando e realizzando in classe.

Ovviamente quando i bambini sono tornati a scuola, inevitabilmente abbiamo rispolverato i ricordi delle vacanze estive appena trascorse. Di qui l’idea di iniziare dalla fine del libro de “Le quattro stagioni” e cioè dalla filastrocca, dal racconto e soprattutto dalla canzone “I pesciolini nel mare”.

Ed è di questa attività che vi parlo e di quanto essa sia diventata trasversale a tutti i campi di esperienza.

I pesciolini nel mare: dalla musica al segno grafo-motorio

DESTINATARI: bambini di 4 e di 5 anni

La canzone “I pesciolini nel mare”, per me è diventata il pretesto per incentivare l’insieme delle conoscenze e abilità trasversali, lavorando attraverso la didattica delle competenze: reduce dai più brillanti webinar di Lorenza Ongari alias Micol Blanchard per Progetto Infanzia, ho reinterpretato con i bambini la canzone del Maestro Libero attraverso il gesto – segno grafo-motorio.

Utilizzando una didattica per processi, ho cercato di seguire un ideale filo conduttore che fosse trasversale a tutte le competenze per permettere al bambino di provare e sperimentare se stesso. 

Questo lavoro parte dall’esperienza diretta del bambino, dal grosso motorio al fine motorio, prendendo in considerazione le preconoscenze, le competenze, le abilità e tutte le esperienze pregresse, ricordando che ogni bambino interagisce in modo diverso ai vari saperi, avviando come mi ha insegnato Micol Blanchard, la spirale del processo creativo. 

“I pesciolini nel mare” diventa così trasversale a tutti i campi d’esperienza, in particolar modo a quello de “IL corpo e il movimento” e “Immagini, suoni e colori” poiché sono fermamente convinta che bisogna sempre realizzare nuove proposte educative divergenti, motivanti, stimolanti rispetto alla didattica tradizionale, per permettere al bambino di crescere in modo armonioso.

L’apprendimento è significativo quando avviene mediante la partecipazione attiva e il coinvolgimento totale senza aver paura di sbagliare, ma lasciandosi andare e divertendosi perché, come dice il Maestro Libero: “Chi si diverte impara due volte!”

Ed è questo il senso della mia proposta operativa e didattica: lasciarsi andare e divertirsi!

Abbiamo sperimentato l’attività legata ai “Pesciolini nel mare”, prima in piena libertà e senza avere altro scopo se non quello come detto, di divertirci, di muovere il nostro corpo seguendo la musica e creando onde, girandole, movimenti sinuosi solo per il piacere di provare la sensazione gioiosa data dal connubio musica e movimento. 

Successivamente abbiamo sperimentato il connubio musica-segno-colore.

E su grandi fogli di carta, ho realizzato su suggerimento dei bambini, un percorso ovvero la “traduzione” di quei movimenti in segni grafici, ciascuno chiamato con il proprio nome: onde, onde grandi, riccioli, girandole, zig zag, anelli, cavalloni.

Ogni protagonista della canzone (polipo, stelle marine, pesci palla, granchietti)  è stato poi identificato attraverso lo stesso segno grafo-motorio:  i bambini si muovono sul percorso in base al segno e al protagonista citato nella canzone.

Di qui l’importanza del gesto grafico che è stato poi riportato fedelmente su fogli più piccoli. In questo caso i bambini seguono il testo della canzone, seguendo la linea che identifica il singolo personaggio con il dito, oppure con una riproduzione di Rocco il Cocco che imita i movimenti degli animali marini.

Infine ciascun bambino ha potuto sperimentare da solo, la realizzazione di questi segni grafici. 

Anche quando si tratta la stagione dell’Autunno, i bambini ancora mi chiedono di giocare, trasformandosi per diventare “polipetti, stelle marine, pesci palla e granchietti”!

Ovviamente la filastrocca, il racconto e la canzone stessa, sono state comunque cantate e interpretate seguendo i suggerimenti dello stesso autore, ma i destinatari principali delle attività proposte dal libro de “Le Quattro Stagioni”, sono i bambini e insieme a loro, gli insegnanti.

La mia conclusione è questa: una buona idea può dar vita a mille altre buone idee.

Che si tratti di un libro o di un metodo come in questo caso, l’importante è fare la differenza. Scegliere il meglio per i nostri alunni, cogliere l’occasione per trasformarla in una preziosa opportunità.


Il Libro “Le Quattro Stagioni”

Un percorso multidisciplinare per accompagnare l’intero anno scolastico con la musica.

8 capitoli con racconti, schede, basi e video online.


Coding con la danza dell’autunno della Maestra Francesca

La Maestra Francesca Mastrorocco di Bari ha realizzato una splendida attività di coding con la danza dell’autunno!

Ecco il racconto, le foto ed il video

Siamo partiti presentando Rocco il Cocco e seguendo alla lettera il testo Le Quattro Stagioni. Poi abbiamo costruito all’esterno un scorcio di bosco e piantato una balla di funghetti da far crescere innaffiandoli ogni giorno.

Dopo il momento concreto e sensoriale del bosco nel giardino della scuola abbiamo costruito un reticolo come se fosse la superficie del bosco. Poi abbiamo simulato il percorso che Rocco il Cocco fa di volta in volta per cercare i funghetti nel bosco/reticolo con l’utilizzo delle carte del Codyfeet più adatte alla scuola dell’infanzia.

Il gioco si svolge in coppia: un bambino rappresenta Rocco il Cocco e l’altro Filo Rosso, un altro personaggio guida che lo aiuta dandogli precise istruzioni per gli spostamenti.
Poi c’è il cambio di ruolo.

I bambini hanno reagito con entusiasmo e gioia infinita perche il tutto è contestualizzato. Tutti attendono il proprio turno, programmano nuovi percorsi e li effettuano insieme ai compagni.


Pixel art sulla Danza dell’autunno della Maestra Gloria

La maestra Gloria Proietti, ha realizzato questi disegni in pixel art sui personaggi della mia attività sull’autunno descritte nel libro Le Quattro Stagioni – Musica a scuola per tutto l’anno.

Potete scaricare il pdf con tutte le coordinate dall’Area Vip del mio sito!


L’inverno della Maestra Angela

Ciao, sono Angela. 
Insegno nella scuola dell’infanzia ‘Oasi San Francesco” di Andria.
Con le mie colleghe, abbiamo pensato di introdurre l’inverno con “Gli uccellini sul ghiaccio” tratto dal libro “Le Quattro Stagioni” del Maestro Libero.
L’attività è stata presentata attraverso il racconto, il video e la filastrocca. I bambini sono stati invitati a mimare sul posto e dopo liberi nello spazio, suddivisi in tre gruppi e contraddistinti dai medaglioni degli uccellini. Anche le sedie sono state suddivise per colore con l’associazione dei rispettivi strumenti musicali. Hanno, poi, memorizzato il ritmo prima con le mani ed infine c’è stata l’esecuzione strumentale.
La suddivisione per colori ci è servita anche per affrontare l’argomento dei colori primari per i bambini di tre anni.
I bambini hanno accolto l’attività con molto entusiasmo, concentrandosi sulle variazioni del brano. Il risultato è stato ottimale sia nell’attività motoria, sia in quella ritmica e strumentale.

Gli uccellini sul ghiaccio della Maestra Angela

Quattro animali nel bosco della Maestra Tiziana

Mi chiamo Tiziana e sono una maestra : insegno in una scuola dell’Infanzia di Roma. Nella mia sezione,  composta da bambini di età compresa tra i 3 e 5 anni, è sempre presente uno spazio motorio-musicale.
Grazie al Maestro Libero ho scoperto come fare musica in modo ludico ,formativo e creativo. Le sue attività come sfondo integratore permettono di proporre un percorso multidisciplinare, ricco di contenuti didattici.
In occasione dell’Inverno abbiamo letto la storia dei “Quattro animali nel bosco” (libro LE QUATTRO STAGIONI) e visto il video presente nell’Area Vip
Tramite un lavoro di gruppo è stata  realizzata una sequenza  grafica dei  protagonisti e dei medaglioni  distintivi,  utili per le entrate  scaglionate nell’esecuzione  motoria.
Come per magia tutti partecipano con grande entusiasmo, anche bimbi con evidenti difficoltà.
Ringrazio il Maestro Libero di questa opportunità, specialmente per quelli che come me conoscono solo le note musicali e sanno eseguire qualche brano col flauto.

E adesso?

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